Rapporto Eurispes 2024: la connessione fattore di trasformazione

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Il mondo attuale mostra di essere interconnesso in modo profondo e irreversibile. E molti dei fenomeni che caratterizzano la società italiana sono influenzati da processi globali. Il Rapporto Italia 2024, curato dall’Eurispes, considera la connessione come una delle categorie fondamentali del nostro tempo.
Il Paese, osserva l’Eurispes, deve confrontarsi con una complessità multidimensionale generata dalla maturazione della globalizzazione moderna, che scatena fenomeni con ricadute enormi che investono sia i gruppi dirigenti che i comuni cittadini. L’annuale Rapporto dell’Eurispes, giunto alla sua 36ª edizione, oltre a fotografare e spesso a offrire in anticipo delle chiavi di lettura sulle tendenze in atto nel Paese da molteplici punti di vista, offre un contributo per guardare oltre l’incertezza e l’instabilità che si addensano su questo periodo storico.
Come sostiene Gian Maria Fara, presidente dell’Eurispes, nelle considerazioni generali al Rapporto, serve un cambio di mentalità per esprimere un’idea di futuro adeguata al carattere straordinario di questo tempo. L’Italia, secondo l’Eurispes, si trova ad un bivio, quello della scelta fra adattamento e trasformazione.
Promuovere una trasformazione sistemica dell’Italia significa ancorarla a precisi valori di equità sociale diffusa, orientando ad essi anche le trasformazioni realizzate attraverso le nuove tecnologie. Il bivio per l’Italia, e per l’Europa , è, dunque, quello fra patto per la conservazione o patto per il futuro. La capacità di rispondere in modo adeguato alle nuove sfide non può allora che collocarsi nell’iniziativa delle Nazioni Unite del Patto per il Futuro. Il Vertice del Futuro, rappresenta infatti, come ha ricordato agli Stati Membri il segretario generale dell’Onu, António Guterres, un’opportunità unica per contribuire “ad adeguare le Istituzioni e i quadri multilaterali obsoleti al mondo di oggi”.
Citando uno dei padri dell’Europa, Konrad Adenauer, “viviamo tutti sotto lo stesso cielo, ma non tutti abbiamo il medesimo orizzonte”, il segretario generale dell’Istituto Eurispes, prof. Marco Ricceri ha evidenziato l’importanza di recuperare un orizzonte comune all’interno della società e nelle relazioni internazionali.
Di fronte a queste sfide – che sono anche le sfide che CONNECT-Italia intende affrontare a livello culturale, sociale e territoriale – la proposta dell’Eurispes è quella di contribuire a innescare una riflessione, a livello di esperti e di popolo, trasversale e multidisciplinare, per offrire un contributo alla costruzione del Patto per il Futuro che veda protagonista del necessario percorso di trasformazione la società nella sua interezza, riattivando e rimotivando i cittadini all’impegno per il bene comune anche attraverso i nuovi strumenti tecnologici di connessione per una nuova cultura della solidarietà.